RiskOne®: come valutare l’Assetto Organizzativo Aziendale

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RiskOne®: come valutare l’Assetto Organizzativo Aziendale

In questo articolo analizziamo metodi e gli strumenti utili per svolgere una corretta analisi dell’assetto organizzativo aziendale prendendo in considerazione il contesto d’impresa nel suo complesso.

Riforma della Crisi d’Impresa e Assetto Organizzativo Aziendale

La cosiddetta riforma della crisi d’impresa ha reso molto più frequente l’uso del termine “assetto organizzativo”.

L’Art. 2086, comma 2 così recita:
“L’imprenditore, che operi in forma societaria o collettiva, ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa…”.

Per la parte amministrativa risultano diverse pubblicazioni e chiarimenti circa gli indicatori da bilancio che debbono essere utilizzati. Il “problema” riguarda il come valutare l’adeguatezza dell’assetto organizzativo.

La stessa Fondazione Nazionale dei Commercialisti richiama l’attenzione sulla propedeutica necessità di effettuare analisi del contesto aziendale per comprendere le specificità e i rischi delle organizzazioni.

Secondo la Fondazione Nazionale dei Commercialisti, la comprensione approfondita delle dinamiche interne ed esterne che influenzano l’operato aziendale è fondamentale per garantire un sistema di gestione efficace e reattivo.

Cos’è l’assetto organizzativo

L’assetto organizzativo è il modo con il quale un’azienda ha configurato le proprie attività e responsabilità.

Sono 3 i passi da fare, quando si vuole disegnare la propria organizzazione e la strategia:

  1. Strategie, ovvero la strada che dovremo fare
  2. Struttura organizzativa, ovvero la macchina più adatta per il viaggio che abbiamo previsto
  3. Controllo, ovvero il modo con il quale monitoriamo il percorso e la macchina

L’assetto organizzativo è il secondo passo: è l’insieme delle attività che svolgiamo per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati.

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“L’assetto Organizzativo”, edito da Maggioli Editore <<

Le attività riguardano tutte le azioni che normalmente si svolgono in azienda e l’adeguatezza di un assetto organizzativo deve permetterci di capire i rischi che corriamo con il modello in uso.

I rischi tipici legati alla struttura organizzativa sono legati alla continuità: se le regole non sono strutturate ma legate solo alla buona volontà delle persone il rischio di perdita di continuità e di mancata ripetibilità dei risultati è alto.

Quindi per valutare il proprio assetto organizzativo risulta utile percorrere tutte le principali attività che caratterizzano l’impresa valutando per ciascuna come le stiamo svolgendo.

Il metodo RiskOne® per la valutazione dell’Assetto Organizzativo Aziendale

Il metodo RiskOne® nasce oltre 10 anni fa sfruttando, già all’epoca, oltre 10 anni di esperienza in studi di metodologie e gruppi di lavoro nati nel mondo confindustriale.

L’esigenza era quella di aiutare gli imprenditori a decidere le priorità di intervento per innescare miglioramenti organizzativi. Il gruppo di lavoro ha coinvolto consulenti, enti di certificazione, imprenditori, funzionari e l’università.

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per la valutazione dell’adeguato Assetto Organizzativo Aziendale <<

RiskOne® è a oggi il risultato di anni di sperimentazione operativa sul campo. Recepisce il meglio delle esperienze acquisite nelle aziende e nella applicazione pratica con le diagnosi condotte, ad oggi oltre 800.

Negli anni il metodo ha contribuito allo sviluppo di strumenti resi disponibili per gli associati di Confindustria Emilia Area Centro e Confindustria Macerata.

Rispettivamente, gli strumenti si chiamano:

Entrambi gli strumenti confindustriali sono utilizzabili gratuitamente con il supporto degli esperti.

RiskOne® è un metodo e uno strumento utile per fare una diagnosi organizzativa, una valutazione del proprio contesto interno che restituisce i principali punti di forza e debolezza.

Oltre ai giudizi prevede anche delle pesature per restituire dei rating che tengano conto dell’importanza di ogni attività che cambia per ogni azienda.

Con questo approccio di pesi e giudizi si tiene conto del contesto esterno come fattore di impatto sui processi interni aziendali.

Come funziona RiskOne®

RiskOne® attualmente è strutturato in 8 prospettive e 54 domande.
Le prospettive riassumono gli ambiti in quelle che possiamo definire le aree/processi aziendali. Le 8 prospettive sono:
1. Organizzazione e strategie
2. Portafoglio prodotti
3. Mercati e vendite
4. Operation
5. Amministrazione e controllo
6. Persone e competenze
7. Digitalizzazione e sistemi informativi
8. Sostenibilità

Attraverso le domande previste si effettua poi la valutazione delle principali attività svolte dall’azienda, identificando i punti forti e quelli deboli, nonché i rating complessivi che permettono di stabilire le priorità di intervento.

ESEMPIO DI REPORT PARTE GENERALE

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ESEMPIO DI REPORT DI DETTAGLIO PER AREA

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Alberto Mari

Alberto Mari - Fondatore e proprietario dal 2000 di NCG Network Consulting Group. Ha lavorato dal ’90 al ’95 per aziende di medie dimensioni con ruoli di responsabilità in organizzazione e sistemi di gestione, e successivamente come libero professionista e poi con la sua azienda, opera come consulente direzionale e auditor per sistemi di gestione. Temporary management per la definizione e gestione di strategie, strutture organizzative e gestione delle competenze. Membro di ODV 231 per Spa di medie dimensioni nel settore manifatturiero e sw. Lead Auditor riconosciuto AICQ SICEV n 46. Socio Qualificato APCO-CMC n. 0512-A, operante nell’ambito delle prerogative di cui alla Legge n. 4/2013. Esperto UMIQ (metodo di diagnosi organizzativa di Confindustria Emilia). Co-autore del libro UMIQplus. Socio Fondatore AICIM (Associazione Italiana Cultura d'Impresa e Management). Autore del libro "L'assetto organizzativo" edito da Maggioli Editore. Attuale Presidente del terziario innovativo di Confindustria Macerata.